lunedì 27 gennaio 2014

Proprieta' privata

Posso buttare li' una considerazione pseudo "politica" cosi senza arte ne parte?

Mi domando come si possa pensare che la formula del comunismo possa funzionare quando la proprieta' privata e' qualcosa di così insito nell'essere umano.

Mi spiego meglio.

Li avete visti i bambini? Prima di mamma e papa', prima dell'equilibrio, prima di riuscire a tenere da soli una forchetta in mano sono li che difendono i loro giochi con una ferocia assassina. Non importa chi ci sia davanti, non importa se il gioco l'ha portato un altro bambino: da quelle boccucce così carine e innocenti uscira un MIO chiaro e tondo probabilmente ancor prima che siano riusciti a stare seduti da soli.

Vi sembra possibile educare queste creature alla fraterna condivisione? Onestamente per adesso la vedo dura.

In piu' non basta difendere a spada tratta i propri giochi davanti agli amici al parco, il campo di battaglia piu' sanguinoso e' quello casalingo contro i propri fratelli.

Da noi funziona cosi'

C'e' una regola a casa nostra (decisa da lei stessa) per cui tutti i giochi che si trovano dentro le mura domestiche sono di Pippy. Non importa se il coniglietto e' stato portato a Piggy per il suo compleanno.

Se a Pippy piace diventa suo.

L'altra regola, che non lascia scampo alla prima, e' che se e' stato portato a Piggy irrimediabilmente piace a Pippy. 
Non importa se e' un sonaglio per neonati o un biberon, Pippy provera' sempre e comunque a rivendicarlo.

La terza regola riguarda i famosi giocattoli uguali. Avete presente l'ospite (santo ma illuso) che porta due peluche  i d e n t i c i alle sorelle perche' a conoscenza della gelosa possessivita' della maggiore?
Ingenuamente credevo che quella sarebbe stata la soluzione.
Mi sbagliavo.
Pippy e' una grande osservatrice in grado di differenziare tra due qualsiasi giocattoli fatti in serie (gia' me la vedo da grande in catena di montaggio a controllare che i prodotti siano tutti uguali con occhio felino).
Non importa se voi non ce la fate a notare proprio nulla neanche con la lente d'ingrandimento, lei vedra' quel filino grazie al quale potra', se non proprio rivendicare entrambi i regali, almeno sceglierli.  Perche' la quarta regola prevede che, se proprio non e' possibile prendere entrambi i giocattoli (ogni tanto si rendono conto di esagerare) vale comunque scambiarli per esprimere la propria forza.

Quello dello scambio e' una mossa con cui in realta' provo sempre a fregare le nane. Se ad esempio voglio regalare loro due magliette dovro' sempre dare a Pippy quella destinata a Piggy e viceversa. Cosi sono sicura che ognuno avra' la maglietta giusta. Ma non sempre funziona nemmeno questo. L'ultima volta Pippy ha scambiato i regali per circa 20 volte finche' nemmeno io ho capito piu' quale delle magliette era destinata a chi e ho perso la pazienza.

Vogliamo poi parlare di quei giocattoli rimasti in un angolo per mesi. Quel peluche triste e polveroso che nessuno ha mai piu' toccato. Arriva Piggy e mossa un po' dalla mancanza di altri giocattoli disponibili (sempre sotto le grinfie di Pippy) e un po' da un sentimento di pieta' lo prende e inizia a giocarci...due secondi e quel giocattolo diventa la cosa piu' importante sull'intero pianeta. Urla demoniache accompagnano un tiraggio violento che finisce con il solito possesso forzato.

Quest'operazione non finisce mica li. Quell'orsetto verra' poi custodito per giorni e giorni. Magari in un altro angolo della casa, probabilmente di nuovo dimenticato da tutti ma, ed e' quella la cosa piu' importante, comunque irraggiungibile da Piggy.

E quella povera "vittima" in tutto cio', vi domanderete voi.

Che non vi venga in mente di immaginare una bambina sacrificata e devota. Furbescamente lei si trattiene per poi sfogare tutto con gli amichetti della sua altezza e cosi, al senso di possesso innato si aggiunge quella repressione, ugualmente innata, di chi non ha niente quando l'altro vicino a te ha tutto...












giovedì 16 gennaio 2014

Vacanze e Indigestione; l'arte del vivere all'ora

Rieccomi.
E rieccoci a Mosca.

Dal mio ultimo post ho:

- passato un esame che mi rende parlantedirussoclassificatalivelloA2 (questo in parte dovrebbe giustificare il ritardo con cui mi rifaccio viva sul blog...)
- salutato il vecchio anno con nostalgia
- accolto quello nuovo con ottimismo

La prima di queste azioni mi rende in grado di aggiungere alla mia comunicazione inizialmente fatta di segni + smorfie + poche parole, una serie di frasi di senso (pure) compiuto. Diciamo che ho cominciato a farmi valere quando nei negozi la commessa (spesso timida o svogliata) mi vuole scaricare con un NIET senza spiegazioni o quando la solita vecchia in farmacia vuole passarmi davanti perche' e' tanto di fretta. Nel frattempo affino i miei poteri per poter leggere "Guerra e Pace" in originale, magari fra 30 anni...

Le ultime due azioni invece si sono svolte in Italia.

Come da copione quelli che dovevano essere giorni infiniti di relax si sono trasformati nelle soliti incomprensioni/insoddisfazioni/scomodita' di una famiglia di quattro che accumula voglia di pizza, calore familiare e amici per poi sfogarsi in pochi giorni all'anno con tutti gli inconvenienti del caso: troppe indigestioni, troppi parenti e troppi appuntamenti in una volta sola.

Indigestione.

Questa e' quella che mi sono beccata dopo aver esagerato con le quattro stagioni e questa e' la sensazione che mi porto dietro guardando a quei giorni. Ma quest'overdose ha dei problemi alla base, diciamo che sono state sbagliate le dosi dell'impasto.

Vivere all'estero mi ha sempre fatto credere (e lo fa ancora inconsciamente) di avere una sorta di "diritto" quando torno temporaneamente a "casa".

Diritto di gestire il tempo degli altri
Diritto di riposo assoluto
Diritto di farsi i fatti propri
Diritto di "scaricare" le bambine
Diritto di vedere gli amici

Il sapore amaro con cui spesso me ne vado mi ha portato piu' di una volta a riflettere su cosa veramente ci sia di sbagliato dietro a tutto questo ma e' difficile venirne fuori. Credo che quel "diritto"mi porti a pensare che il mio tempo a "casa" sia una vacanza non solo per me ma anche per gli altri, per non parlare di tutti i cambiamenti che gli altri devono fare alla loro vita quotidiana per stare dietro ai nostri bisogni.

Eppure non riesco a sentirmi troppo in colpa (non del tutto almeno).

So di deludere la mia famiglia ma davvero non so come gestire quei pochi giorni a casa senza scombussolare la loro quotidianità', senza spezzare i loro desideri o le loro idee. Piantarsi in una casa dove regnano sempre ordine e pulizia con due nane alla riscossa non e' una cosa facile da gestire e lo capisco ma credo anche nella capacita' delle persone di capire che si tratta di pochi giorni e che la vita a volte ha bisogno di trovare menti flessibili dietro agli eventi soprattutto quando sono di cosi' "piccole" dimensioni.
Ma non e' nemmeno li il problema.
Il problema sta dietro alle menti contorte delle persone (me compresa) e all'incapacita' di stare "tranquilli", di fidarci degli altri anche quando si e' in silenzio e all'impossibilita' (cronica) di vivere all'ora quando i giorni sono contati.

Meno male che quelle incomprensioni poi sfumano con la lontananza, anche se e' proprio la lontananza a ricrearle poi.

Diciamo che quella del vivere all'ora e' una capacita' che ho acquisito anche quando i giorni non sono così contati.  Vivere all'ora + vivere d' illusione = combinazione perfetta per giorni sereni e felici. Ve la consiglio!

Vi lascio con una frase tratta da uno dei piu' bei libri da uno dei miei scrittori preferiti...aspettando un prossimo e piu' sereno ritorno a "casa".


"L'illusione non si mangia - disse la donna - Non si mangia ma alimenta - ribatte il colonnello"
G. G. Marquez
"Nessuno scrive al colonnello"


Inoltre... siccome sono stata via per un bel po' vi faccio un anticipo veloce su una rubrica che voglio inaugurare molto presto dove parlerò' di bambini in fotografia. Qui sotto potrete trovare alcune perle di una fotografa russa scoperta di recente per la sezione mamme fotografeElena Shumilova. Non so voi ma io ne sono rimasta incantata...