domenica 8 settembre 2013

Ritorno sui banchi

La mia vita a Mosca ha subito un importante cambiamento.

Ovvero: e' iniziata ufficialmente la mia (seconda) vita da studentessa.

Il fatto che si torni sui banchi di scuola a 32 anni (suonati) con due bambine piccole e', se vogliamo, un po' strano, che questo succeda in Russia lo rende alquanto assurdo. Soprattutto per una che all'atto d'iscrizione alla facolta' di Lingue e Letterature straniere (13 anni fa!!!) vicino all'amico che sceglieva russo come seconda lingua sentenzio':

"Sei matto??? Io russo non lo faro' MAI!"

Eccoci dunque in Russia a studiare russo.

Il corso intensivo che sto facendo fa venire dei mal di testa che ti raccomando ma il russo, si sa, va accompagnato da dosi massicce di moment e pazienza quindi fin qui nessuna sorpresa.

Per dividerci in gruppi ci hanno fatto un esame ma sarebbe bastato vederci entrare nell'istituto ancora prima del test magari con una telecamera nascosta. All'entrata infatti hanno messo due "simpatiche" guardie che l'inglese sanno vagamente cosa sia. Per riuscire ad entrare a fare questo benedetto test e' stato dunque necessario destreggiarsi con la lingua russa. Puntualizzo che non basta la tua bella faccia a convincere questi tipi che stai entrando nell'edificio perche' devi fare un esame. No, no. Ovviamente vogliono sapere in che aula devi andare. Vai tu a spiegargli che non lo sai e che anzi, speravi fossero loro a dirtelo.

Comunque. Una volta entrata l'avventura e' solo all'inizio. Tra una lezione e l'altra dovrai pagare, firmare un contratto e ritirare la tessera dello studente. A dirla così sembra facile ma vi assicuro che la burocrazia italiana e' una passeggiata in confronto a quella russa e così per fare queste tre cosette da nulla ho girato circa 10 uffici. In uno ho firmato il contratto (non vi dico per trovare quell' ufficio), con quel contratto sono poi stata mandata a pagare. Prima di pagare pero' mi hanno chiesto di passare in un altro piano (non un altro ufficio..un altro piano!) dove una signora avrebbe fatto i conti esatti della cifra dovuta, una volta pagato per avere una ricevuta sono tornata dalla signora che fa i contratti la quale, quando sono entrata, mi ha detto di aspettare ed e' andata nell'ufficio da dove venivo per chiedere spiegazioni sul perche' volevo una ricevuta e non mi bastava lo scontrino. Ritirare la tessera dello studente e' stato un altro bel giro di uffici ma ve lo risparmio. Vi dico solo che la ragazza addetta ad attaccare le foto sulle tessere si e' messa letteralmente a piangere davanti a me perche' eravamo in tre contemporaneamente ad attendere.

Vogliamo parlare dei compagni? Per mia fortuna non sono circondata solo da adolescenti brufolosi seduti sui pantaloni (avete presente quelli che hanno i pantaloni cosi giu' che si siedono sui propri jeans?) come temevo. Con me studiano anche una mamma svizzera, un papa' di tre figli coreano e una turca sposata con un russo. Un totale quindi di 4 adulti contro 2 ragazzini! Devo confessarvi che uno di questi due ventenni pero' mi ha fatto il piu' bel complimento del mondo chiedendomi se anch'io avevo la sua eta'. Beata innocenza.

E io che credevo che quelli nati nel 1992 dovessero ancora imparare a camminare....

Eccovi dunque un nuovo capitolo della mia avventura russa. Sono sicura che tra un post e l'altro avro' modo di raccontarvi la mia esperienza da moglieespatriatamammadidue/studentessaaMosca.













4 commenti:

  1. Bienvenida al mundo estudiantil de treintañeras casadas madres de dos hijos fuera de su tierra! Mucho ánimo en esta nueva aventura!

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  2. Ti ammiro per la tua voglia di metterti in gioco! Anche perché il russo, anche solo a sentirla, non è proprio la lingua più bella del mondo! Però secondo me è una delle lingue del futuro, dato che i russi se ne vanno sempre di più in giro senza sapere quasi una parola d'inglese!

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