mercoledì 26 novembre 2014

Questione di istinto

Stasera ho mandato Pippy a letto senza cena (probabilmente facendole pure un favore). E' la seconda sera che fa capricci per quello che le viene servito sul piatto e ho deciso che possiamo passare alla tecnica "quellochenonmangioggitiverra'ripresentatodomani". Ovviamente tale presa di posizione e' stata accolta con una tale perseveranza che ha fatto saltare la dose giornaliera di escondito (=nascondino) e la storia della buona notte. Per Piggy e' stata una tragedia non potersi nascondere dentro la doccia come fa ogni sera (o g n i sera). Pippy invece, ha mantenuto la linea dura. Una volta messa a letto pero' e' crollata all'istante, e allora li mi sono chiesta se era il caso di aver fatto tutto quel caos per quella che probabilmente era solo stanchezza. Quel pensiero e' poi divagato in ragionamenti più' esistenziali su questa mia vita da mamma fatti di sensi di colpa, dubbi, ma sempre tanta tantissima tenerezza.

Ormai e' fatta. Per stasera mi sentiro' in colpa per non aver letto la storia a una bimba che non ha saputo gestire la mia cucina la sua stanchezza e per aver tolto a Piggy quella sua innocentissima voglia quotidiana di nascondersi dentro alla doccia.

Credo che il senso di colpa sia un sentimento che accompagna ogni mamma in minore o maggiore misura e che ha poco a che fare con la quantita' di tempo che si passa insieme ai propri figli, ma piu' con la qualita' di quel tempo. Ma come gestire tutti quegli imprevisti chiamati capricci, stanchezza ecc?

Non trovo una risposta a questo quesito davanti alla TV su cui mi piazzo dopo aver portato a dormire anche Piggy. Non trovo una risposta, ma trovo degli spunti interessanti.

Di solito la TV la uso per collassare dopo la fase messa a letto tra una lavatrice da stendere, i piatti da lavare e la messa in orizzontale della sottoscritta. Non una vera seduta televisiva, piu' una ricerca di passivita' che possa contrastare com l'alto livello di attività' delle mie giornate.

Dicevo. Non una risposta ma spunti interessanti.

Su NAT Geo fanno uno speciale sul rapporto mamme e cuccioli. La prima scena mostra una foca che stringe il suo cucciolo per proteggerlo da raffiche di vento fortissime a -30 gradi. Ha il muso gelato mentre allatta il piccolo ma non sembra farsi problemi quando spinge il pigro cucciolo ad entrare nell'acqua freddissima. Un calcio e splash, la piccola foca nuota sotto gli strati di ghiaccio. Anche i macachi rosa (le scimmie giapponesi) riescono ad apparire carini mentre si immergono nella acque termali per sconfiggere il freddo. I cuccioli se ne stanno aggrappati alle loro mamme ma non mancano momenti di brevi "rifiuti" in cui i piccoli si lamentano per la lontananza della mamma e la mamma visibilmente se ne frega.

Piu' simile a noimammecontemporaneepienediparanoie sembra essere questa piccolissima rana dal colore rosso che vive in Costa Rica e che, a differenza delle altre rane che depongono le uova e se ne sbattono, segue la nascita dei girini e non solo, se li porta dietro finche' sono cresciuti e diventate delle vere rane.

Ma la parte che mi e' piaciuta riguarda un gruppo di elefanti in cammino. Dopo 8 km di marcia il cucciolo si rifiuta di continuare e nella "ribellione" scivola in una pozzanghera di fango. La mamma, presa dal panico, fa di tutto per tirare fuori il piccolo senza riuscirci. Non solo non e' capace ma sembra addirittura che il suo intervento peggiori la situazione. Prende allora in mano zampa il salvataggio la nonna elefante che spinge da un lato mamma elefante  e tira fuori il piccolo. Fantastico!

Insomma se nemmeno Madre
Natura ci e' riuscita a creare degli esseri perfetti, allora perche crogiolarmi cosi tanto?






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